Il fluoro è un vero alleato contro la carie, fin da piccoli. Ma cos’è e a che cosa serve?
Il fluoro è un minerale che si trova in natura e che in odontoiatria viene usato in differenti forme per prevenire la formazione della carie.
Dopo aver mangiato si producono acidi che causano la demineralizzazione dello smalto, cioè lo scioglimento del Calcio e del Fosforo. Quando invece la saliva è meno acida avviene il contrario: i livelli di Calcio e Fosforo vengono ristabiliti. Quest’ultimo è il processo di remineralizzazione, in cui il fluoro contribuisce rinforzando lo smalto e riducendo i rischi in un successivo attacco acido.
La fluoroprofilassi quindi non è altro che la somministrazione di fluoro per prevenire la comparsa di carie che è ormai comunemente riconosciuta come una pratica essenziale quando si parla di prevenzione.
Il fluoro può essere somministrato in due modi:
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Per via TOPICA: esponendo le superfici dentali a sostanze che ne contengono elevate concentrazioni (gel, dentifrici, vernici). Queste sostanze NON devono essere ingerite.
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Per via SISTEMICA: ossia attraverso l’assunzione costante e regolare per bocca (gocce, acque fluorate, latte, sale, compresse).
È da specificare che, tra le due modalità, la somministrazione topica sembra l’effetto preventivo più efficace.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ci fornisce delle linee guida con un focus particolare sull’età infantile, prevedono il seguente programma di Fluoroprofilassi:
- Dai 6 mesi ai 6 anni: si consiglia l’uso di un dentifricio che contenga almeno 1000 ppm di fluoro 2 volte al giorno, con un attento controllo costantemente sotto attento controllo degli adulti per evitare un accidentale ingerimento . Se l’uso del dentifricio rimane difficile , si può integrare con l’assunzione di gocce (6mesi/3 anni 0,25 mg/die – 3/6 anni 0,5 mg/die in gocce o pastiglie).
- Dai 6 anni in avanti: si raccomanda l’utilizzo di un dentifricio contenente almeno 1.000 ppm di fluoro, che può essere integrato da ulteriore applicazione topica di fluoro (gel, vernici) nei soggetti a medio e alto rischio di carie, 2 volte al giorno. Il dentifricio dovrebbe essere risciacquato il meno possibile.
Non esageriamo con il fluoro
È bene sottolineare che una eccessiva assunzione di fluoro può portare a forme anche se lievi di fluorosi, disturbo che può manifestarsi anche con la comparsa di macchie bianche sullo smalto. In ogni caso, se vengono seguite le indicazioni, i rischi da eccessiva assunzione di fluoro nel corso della terapia topica risultano essere molto limitati.
Il fabbisogno di fluoro giornaliero
L’ideale consumo giornaliero di fluoro per un individuo adulto va da 1,5 ai 4 mg. Nel bambino sarebbe ottimale un’assunzione graduale che arriva fino a 2,5 mg una volta raggiunta l’età adulta; dall’età adulta in poi se ne consigliano da 1,5 a 4mg.
Una dieta corretta ed equilibrata fornisce tra gli 0,25 e 0,35mg di fluoro giornalieri; l’acqua potabile ne fornisce circa 1,0/1,5 mg, dato che dipende dalla presenza dell’elemento nel suolo di estrazione (per legge deve essere comunque inferiore a 1,5mg per litro).
Qual è l’effetto del fluoro sul fisico?
L’assunzione di fluoro nelle dosi corrette attraverso l’acqua e l’alimentazione migliora lo stato delle parti dure dell’organismo, può essere un grande alleato nella cura di gengive e denti, per l’osteoporosi o fratture ossee, per la mineralizzazione dello smalto, l’arteriosclerosi o disturbi cardiovascolari.